Spiritualità e corpi sottili
Cosa c’entrano la spiritualità e i corpi sottili con il prendersi cura di sé? Sembrano due concetti di primo acchito provenienti da mondi diversi. Anche tra di loro.
Condizionati dalla cultura religiosa cristiana per quanto riguarda le nostre categorie di pensiero, magari pensiamo che la spiritualità riguardi i Santi che ci osservano da quadri e affreschi e che i corpi sottili afferiscano invece al mondo olistico ed esoterico. Stiamo ricadendo nella dualità, nella separazione.
Andate allora col pensiero proprio alle immagini di quei santi, tutti ne avete in mente almeno uno, e cosa credete che sia quell’AUREOLA che risplende sopra la sua testa? E cosa vi dice il nome AUREOLA? Ecco, siamo già arrivati alla soluzione del rebus. L’Aureola e l’Aura sono la stessa cosa. I Santi hanno talmente sviluppato il loro corpo spirituale che questo diventa visibile e splende di luce dorata.
Dunque, gli antichi cristiani vedevano l’aura; così come riconoscevano la metempsicosi, la trasmigrazione delle anime o reincarnazione fino al 553 d.C. (vedi l’articolo del nostro blog su Karma e Dharma)
I sistemi di rappresentazione dei corpi sottili
Spiritualità e corpi sottili sono dunque due mondi che si compenetrano. Semplicemente, come spesso succede nella nostra limitatezza umana, nella nostra finitezza, la mappa non è il territorio, i nostri sistemi di rappresentazione tendono a semplificare e a non mostrare tutto.
Ecco che anche i sistemi che parlano dei nostri corpi sottili sono differenti tra loro e non hanno corrispondenze perfette, ma questo non vuol dire che non si riferiscano alla stessa realtà, solo che la rappresentazione è imperfetta. È umana…
Il tema è molto vasto ed esteso, perciò la mappa che riportiamo qui sarà uno spunto per chi vorrà poi approfondire queste tematiche utili per prendersi cura di sé.
Il nostro corpo: qual è?
Se oggi diciamo “corpo”, pensiamo solo al nostro corpo fisico e ci identifichiamo con esso. In realtà, questo è solo quello più denso, ma noi siamo fatti di molti corpi, di molti involucri sempre più sottili. Una delle classificazioni dei corpi è questa:
- corpo fisico, corpo astrale o emozionale, corpo pranico, mente istintiva, intelletto, mente spirituale, spirito.
È interessante vedere che si tratta di sette corpi – come detto, cambiano a seconda dei sistemi di riferimento, ma non cambia la sostanza- che trovano anche corrispondenza nel linguaggio filosofico sia greco che latino:
Soma/corpus, psyche/anima, ochema/umbra, eidolon/imago, phasma/manes, dianoia/mens, nous/spirutus.
È affascinante vedere inoltre che, come sempre, Come in alto, così in basso (Ermete Trismegisto, Tavola di Smeraldo), infatti se, nel grande, i nostri corpi sono sempre più sottili, nel piccolo, i nostri sensi vanno dalla percezione del più denso a quella del più sottile: tatto, gusto, olfatto, vista, udito. A questo proposito vedi anche la tabella delle frequenze mostrata nel nostro Webinar sulle Vibrazioni che curano.
I Kosha: i cinque involucri dell’anima
Nel sistema dello yoga, secondo le Upanishad, abbiamo cinque kosha o involucri:
Annamaya kosha è il primo involucro, quello fisico, quello più denso, fatto di pelle, muscoli, ossa e organi; è alimentato da cibo, acqua e aria.
Pranamaya kosha è il secondo involucro, il corpo costituito dal prana, riguarda circolazione e respiro.
Manomaya kosha è il terzo, detto anche corpo mentale, riguarda pensieri e coscienza.
Vijnanamaya kosha è il quarto, riguarda la conoscenza, la saggezza, la crescita interiore (Vijnana in sanscrito significa consapevolezza o coscienza).
Anandamaya kosha è il quinto involucro. E’ quello della beatitudine (Ananda), che ci porta al livello più alto di coscienza, ci fa entrare in comunione con il cosmo.
Attraverso la pratica dello yoga si sviluppa il risveglio alla consapevolezza di tutti questi corpi e li si porta all’Unione (Yoga): questa è una pratica per prendersi cura di sé molto potente.
Chakra sono centri di coscienza
Infine, in questa carrellata, non possiamo non menzionare i Chakra, i vortici energetici, o meglio i centri di coscienza di riferimento dello yoga. Anche in questo caso troviamo una corrispondenza tra il dentro e il fuori, tra il piccolo e il grande. Lo stesso sistema dei colori è riferito alle frequenze emanate dalle vibrazioni che caratterizza ogni corpo sottile e ogni chakra.
Provate ad affinare l’ascolto di voi stessi e provate a sentire quando entrate in una stanza o incontrate una persona se non percepite la sua energia. Quello è il corpo sottile dell’altro o di quello spazio che entra in contatto con il vostro…