Come stare bene mentalmente
Per imparare come stare bene mentalmente noi di Amayogacura abbiamo veramente provato di tutto e possiamo affermare con certezza che lo strumento migliore per noi è stato, e rimane, senz’altro la meditazione nelle varie sfaccettature che prende nel corso del tempo. Nei nostri corsi e percorsi proponiamo svariati modi per aiutare tutti a capire come stare bene mentalmente: lo studio del nostro sistema nervoso (niente di difficile non preoccupatevi), l’osservazione dei nostri meccanismi mentali, la filosofia e la pratica dello yoga. Senza portare almeno qualcuna di queste attività nella vita di tutti i giorni non si può pensare di cambiare davvero e di imparare come stare meglio.
Ma, lo ribadiamo, per consolidare i cambiamenti e far apprendere al nostro organismo come stare bene mentalmente la meditazione non ha avversari che tengano.
Ci sono ormai tantissimi studi scientifici che ne comprovano l’efficacia a livello del sistema nervoso, immunitario e endocrino. Quando il sistema nervoso è sovraccaricato è come se un computer fosse pieno e le sue parti rallentassero fino a non funzionare più.
Il sistema nervoso odierno è bombardato da un’infinità di informazioni e non è tarato per tutto questo. Il senso di sovraccarico mentale e fisico è una conseguenza deleteria di questa nostra scoppiettante società. Pensate che oggi un individuo processa gli stessi input che fino a 50 anni fa processava in un anno, ho imparato in un corso con Ram Rattnam, medico chirurgo e insegnante di yoga Kundalini. E poi ci si chiede come mai non sappiamo più come stare bene mentalmente.
Insegniamo al cervello come stare bene
Per imparare come stare bene mentalmente possiamo partire da semplici esercizi da portare nella vita di tutti i giorni. Poi piano piano potremo portare la meditazione nella nostra vita, come consigliamo in quest’altro articolo sulle tecniche di meditazione per principianti.
Anzitutto cominciamo a capire che i nostri modi di pensare non sono gli unici che possiamo mettere in atto, ma che sono semplicemente quelli a cui siamo abituati.
Il cervello tende all’economia e automatizza tutte le sue funzioni. E meno male! Che fatica sarebbe dover rendersi conto ogni volta di tutte le funzioni che il corpo fa per tenerci in vita?!
Il “problema” è che automatizza anche le risposte agli input esterni in base alle esperienze precedenti: le cataloga e memorizza come in una libreria in cui vengono depositati libri simili a quelli precedentemente appoggiati. Il cervello infatti memorizza (cioè apprende) per somiglianza e ripetizione. Più ripetiamo una rete neuronale più questa si rinforza. Ed è questa la bella notizia: possiamo rinforzare, sforzandoci inizialmente, nuove reti. Non è questione di “pensiero positivo a tutti i costi”. Permettersi di stare male è importante quanto stare bene. é tutta la sofferenza che ci aggiungiamo cronicizzando emozioni e pensieri a procurarci la vera sofferenza.
Il dott. Joe Dispenza è fantastico nel spiegare dal punto di vista neuroscientifico tutto questo: qui puoi trovare un suo video in inglese che parla di come nella mente inconscia si depositino questi automatismi del passato e di come baipassarli con la meditazione!!
Primi step per imparare come stare bene mentalmente
Per modificare schemi di pensiero che ci fanno star male e impostare il cervello ad imparare come stare bene mentalmente, occorre quindi cominciare innanzitutto ad osservare i nostri pensieri.
- Quando pensiamo in un certo modo?
- Chi o cosa ci scatena le stesse reazioni emotive?
- Quali situazioni ci ricorda questa sensazione?
Le emozioni sono strettamente correlate ai pensieri e viceversa, si auto-limentano in un loop che si traduce poi in comportamenti agiti (sensory motory processing), o non agiti. E le emozioni sono quasi sempre ricordi di esperienze passate. Non è questione di psicologia a tutti i costi e di andare sempre a rivangare nell’infanzia: è che i nostri schemi mentali nascono in quel periodo come dimostrano le neuroscienze!
Quando riusciamo a capire che oggi riviviamo emozioni che sono una risposta condizionata ad un input che, come un pulsante, ricorda in noi attivazioni neurofisiologiche del passato, siamo a cavallo!
Come stare bene mentalmente con la meditazione
Una volta abituati ad osservare le nostre reazioni a certi eventi, verrà da sé cominciare a vedere che le nostre reazioni di rabbia, paura, frustrazione inizieranno a diminuire gradualmente di durata. Se prima la rabbia ci rimaneva per settimane, comincerà a durare qualche giorno meno! E via via durerà sempre meno.
All’opposto, lo stacco tra il momento in cui ci arrabbieremo e quello in cui ci saremo accorti di essere ricaduti in uno stesso schema, comincerà a diventare più lungo.
Dal capire come reagiamo al trasformare le reazioni che abbiamo in situazioni simili o con persone che ci fanno rivivere inconsapevolmente emozioni del passato, il passo non è così breve. Ma è proprio qui che la meditazione fa fare il salto di qualità nel processo per stare bene psicologicamente. Perché ci permette di rendere appunto la conoscenza teorica una conoscenza sentita. Anche nella mente che potrà cominciare ad essere usata in modo diverso da quello basato sulle attivazioni automatizzate basate sulle esperienze passate.
La pratica dell’osservazione dei propri automatismi e della meditazione non devono per forza escludersi a vicenda e non hanno nemmeno un ordine di preferenza secondo il quale essere seguite.
Qui puoi seguire un’interessantissima lezione sul cervello e la meditazione tenuta da uno dei nostri colleghi che sempre ci illumina, il sopracitato medico e insegnante di yoga Kundalini Rat Rattan.
Scegli tu cosa preferisci, se cominciare da una, dall’altra o da tutte e due insieme per stare bene mentalmente!
Se vuoi puoi trovare la nostra meditazione in regalo qui e per cominciare ad osservarti, seguici sui Facebook e Instagram: pubblichiamo regolarmente post che ti aiutino anche in questo!