Combattere lo stress
Combattere lo stress sembra ormai diventato l’obiettivo principale della vita di quasi tutti. Viviamo in un perenne stato di attivazione del sistema nervoso e la maggior parte di noi non si rende nemmeno più conto che si può vivere in modo diverso. E quando lo capiamo… cerchiamo di trovare appunto armi per combattere questo famigerato stress che ci impedisce di vivere serenamente.
Nella maggior parte delle ipotesi troviamo un modo per scaricare la tensione a livello fisico: andiamo in palestra, a correre, puliamo la casa, facciamo sesso!
Nel peggiore dei casi sappiamo benissimo tutti che è più facile prendere ansiolitici e/o calmanti che apparentemente risolvano il problema sul momento ma che sicuramente non eliminano la fonte da cui lo stress si genera.
Anzitutto, sappiamo tutti cosa sia? Se vogliamo combattere lo stress la prima cosa è conoscere il nostro nemico!
Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità leggiamo che
“Lo stress è la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. La sensazione che si prova in una situazione di stress è di essere di fronte ad una forte pressione mentale ed emotiva.”
E sul nostro amato Staeofmind, il giornale delle scienze psicologiche, leggiamo che “lo stress è una risposta psicofisica a compiti anche diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi”.
In generale, un qualsiasi fattore che ci faccia uscire dalla nostra confort zone può essere percepito come stressante: anche qualcosa di piacevole! Si ha una serie di reazioni nel corpo che vengono percepite come eccessive (altrimenti il sistema rimarrebbe in omeostasi). Questo è il naturale modo di attivarsi del corpo, sia nelle situazioni spiacevoli che in quelle piacevoli. Si avverte come un’onda che sale nel corpo (un’emozione è appunto un moto di energia che si muove come un’onda). Quest’onda poi naturalmente torna, o dovrebbe tornare, ad abbassarsi.
Il problema è proprio che queste attivazioni stressanti del sistema nervoso non si abbassano mai!! E il corpo entra in un loop di attivazioni neurofisiologiche correlate a pensieri, a loro volta correlati a stati emotivi, che piano piano logora l’intero sistema.
Stress positivo e stress negativo
Lo stress di per sé, qualunque sia la situazione che lo provoca, non è negativo né positivo: è un meccanismo di adattamento con cui il sistema nervoso fa fronte agli stimoli che riceve dall’ambiente (esterno ed interno). Lo stress quindi può essere positivo! Lo è quando ci sprona dandoci la giusta dose di adrenalina: per prepararci ad un esame, a una gara o ad affrontare un colloquio. In questi casi viene definito eu-stress, dal greco εὐ- bene.
Come abbiamo detto sopra, queste attivazioni adrenaliniche dovrebbero avere una durata breve e poi tornare nella norma. Sono utilissime alla vita sia per farci adattare a ciò che succede, ma anche per non farci vivere una vita piatta;-)
Diventano invece ovviamente negative quando perdurano nel tempo e si perde di vista la situazione originaria che le ha prodotte. Spesso infatti queste situazioni riguardano il passato o il futuro e sono vere solo a livello mentale perché nel qui e ora stiamo vivendo un’altra situazione.
“In questi casi si determina un sovraccarico o carico allostatico, che logora le cellule, i tessuti e gli organi compromettendone le funzioni” si legge ancora sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
Questa continua produzione di sostanze stressanti, in primis adrenalina e cortisolo, che ci mettono in allerta come se dovessimo proteggerci da un’animale feroce, toglie energia vitale ad altri dipartimenti. Si comincia così a digerire male, a dormire male, a non avere più il ciclo, ad ammalarsi di più, ad avere confusione mentale. Tutta l’energia viene dirottata verso i centri della sopravvivenza. A lungo andare questo stato si manifesta in dolori e malattie, che sono il modo con cui il corpo ci avvisa che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
Ascoltiamo i messaggi del corpo per combattere lo stress
State of Mind ci insegna che esistono quattro categorie di sintomi da stress:
- sintomi fisici: mal di testa, mal di schiena, indigestione, tensione nel collo e nelle spalle, dolore allo stomaco, tachicardia, sudorazione delle mani, agitazione, insonnia, stanchezza, capogiri, perdita di appetito, problemi sessuali;
- sintomi comportamentali: digrignare i denti, alimentazione compulsiva, più frequente assunzione di alcolici, atteggiamento critico e prepotente, difficoltà a portare a termine i compiti;
- sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti;
- sintomi cognitivi: difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività.
Tutti questi sintomi sono manifestazioni di uno stato di attivazione corporea disfunzionale che si protrae nel tempo.
Lo yoga aiuta ad ascoltare il corpo e a combattere lo stress
Lo yoga, insegnandoci ad ascoltare il corpo, ci aiuta a combattere lo stress proprio perché ci aiuta capire cosa sta in esso succedendo ora. Non possiamo controllare le reazioni nel corpo (neurocezione), ma il fatto di saperle riconoscere (interocezione) e osservare, trasformerà nel tempo anche come il corpo reagirà in futuro. Quindi è vero che il sistema nervoso non è controllabile, ma imparando ad osservarlo e continuando a farlo, i suoi automatismi cambiano e noi cambiamo il nostro modo di agire e re-agire.
La neurocezione è la reazione del sistema nervoso autonomo ai segnali che giungono non solo dal mondo che ci circonda, ma anche dal corpo (emozioni) e dalla mente. (pensieri)
L’interocezione è la consapevolezza interna soggettiva di ciò che si sente (di ciò che è un’attivazione nel corpo).
La pratica dello yoga, con il suo alternare posizioni in cui il sistema nervoso viene attivato ad altre che lo rallentato, ci permette di sperimentare diverse attivazioni e quindi diversi gradi di stress, ma in un ambiente protetto e soprattutto ci fa capire siamo in grado di riportare il sistema in equilibrio.
Lavoro quotidianamente per aiutare le persone a imparare ad usare gli strumenti necessari per poterlo fare da sé e so per certo che funzionano! Lo so perché hanno funzionato, e funzionano, su di me e perché me lo confermano le persone che a me si rivolgono.
Questa è la magia dello yoga!!
Ne parleremo più a fondo nel prossimo articolo.
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