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Filosofia e scienza
- 5 Marzo 2024
- Pubblicato da: Amayogacura
- Categoria: combattere l'ansia Gestione emozioni Gestire ansia Scienza Spiritualità
Mi ricordo quando lasciai la facoltà di fisica per iscrivermi a filosofia (avevo bisogno di lavorare e non potevo seguire una facoltà che richiedesse l’obbligo di frequenza): pensai che stavo per cominciare qualcosa di completamente diverso, che niente aveva a che fare con astrofisica, quello a cui miravo. Eppure la filosofia e la scienza non sono così lontane. Lo scoprii col tempo, e lo scopro tutti i giorni mentre unisco le mie pratiche spirituali e ne trovo “conferma” nei miei studi scientifici.
Quello che sta succedendo al giorno d’oggi lo dimostra. La scienza sta convalidando aspetti della vita prettamente filosofici, se non addirittura spirituali.
La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
Ritengo che il sentimento religioso cosmico sia il più forte e nobile incitamento alla ricerca scientifica.
Einstein
Ma da sempre la filosofia e la scienza condividano un interesse comune per l’esplorazione della natura umana, sebbene con approcci diversi. La scienza si basa sull’osservazione, l’analisi e l’interpretazione dei dati, mentre la filosofia spesso si concentra sull’analisi concettuale e la ricerca del significato.
In entrambe le discipline, emerge l’interesse per la comprensione della realtà, la ricerca della verità e l’indagine sulla natura della conoscenza. Entrambe cercano di sviluppare modelli e teorie per spiegare il mondo, sebbene con strumenti e metodi diversi.
Mentre la scienza si concentra sull’approccio empirico, la filosofia esplora le idee e i concetti attraverso la ragionamento. Entrambe cercano di comprendere la natura dell’universo e il ruolo dell’essere umano all’interno di esso.
Condividono una radice comune nel desiderio di comprendere il mondo ed entrambe cercano di rispondere a domande fondamentali sul funzionamento dell’universo e della mente umana. La filosofia si concentra sul significato e sulle implicazioni di tali conoscenze, mentre la scienza offre spesso le basi empiriche. È come se si sovrapponessero entrambe nel tentativo di spiegare la realtà.
Entrambi i campi si confrontano sulle questioni etiche e morali. La filosofia esamina i valori umani, le norme e i doveri morali, mentre la scienza spesso si impegna nell’etica della ricerca e nel modo in cui l’avanzamento scientifico impatta la società.
E se la filosofia si immerge nell’ontologia – l’indagine sull’essenza dell’essere e dell’esistenza – e la scienza esplora la natura fondamentale della realtà attraverso concetti come la fisica quantistica, l’esplorazione delle particelle elementari e la teoria della relatività, entrambe stanno però iniziando a convergere su un approccio olistico, riconoscendo l’interconnessione tra tutti gli aspetti della vita umana e dell’universo.
La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà.
La scienza contrariamente ad un’opinione diffusa, non elimina Dio. La fisica deve addirittura perseguire finalità teologiche
Einstein
L’idea di consapevolezza nella scienza e nella filosofia
Per quanto riguarda la consapevolezza e la ricerca dell’equilibrio interiore, possiamo dire che la scienza analizza i processi mentali e i loro impatti sul corpo; molte filosofie antiche enfatizzano invece la gestione delle emozioni e lo sviluppo della consapevolezza attraverso la meditazione, lo yoga, la respirazione e pratiche spirituali.
La filosofia orientale, con tradizioni come il Buddhismo e l’Induismo, condivide punti di contatto con la scienza contemporanea. Concetti come la natura transitoria della realtà (impermanenza), la connessione tra mente e corpo, la percezione dell’unità tra l’uomo e l’universo, trovano riscontri nelle scoperte scientifiche più recenti.
Questa convergenza sollecita nuove domande e apre la strada a un dialogo profondo tra queste due prospettive.
La scienza moderna, specialmente attraverso le neuroscienze, esamina la coscienza, la percezione e la realtà attraverso lo studio del cervello e dei processi neurali. Analogamente, la filosofia esplora queste idee attraverso concetti come la consapevolezza, l’auto-riflessione e l’esperienza soggettiva.
Tra l’altro, la combinazione di conoscenze scientifiche e filosofiche può offrire un approccio più completo e integrato per combattere l’ansia in modo naturale, fornendo strumenti pratici e concetti teorici per affrontare un problema ormai così diffuso.
La scienza contemporanea sta progressivamente integrando concetti come la mindfulness e la meditazione nei programmi di gestione dello stress e della salute mentale, mostrando un allineamento crescente tra le due aree. L’HeartMath® Institute in California studia da più di 30 anni il potere della respirazione sul cuore e sul cervello: il loro entrare in risonanza, grazie alla respirazione focalizzata sul cuore, ha effetti positivi su tutti i sistemi fisiologici del nostro organismo. È quello che fanno gli strumenti che si “accordano” tra di loro col diapason per contribuire al meglio alla melodia dell’orchestra.
Le tecniche di respirazione ideate, spiegate e comprovate a livello scientifico dall’HeartMath, sono davvero molto simili a quelle delle millenarie filosofie orientali. Lo spiego in questo breve video.
Conoscenza scientifica per combattere l’ansia
La comprensione dei meccanismi fisiologici degli stati ansiogeni e di ciò che sta alla base delle pratiche di respirazione e meditazione può aiutare a combattere l’ansia in modo più efficace, fornendo strumenti concreti ai per affrontare il problema.
È interessante esplorare come la scienza contemporanea e la filosofia antica possono convergere nella gestione di ansia e stress: un viaggio affascinante tra gli aspetti biologici e filosofici, in cui i punti di contatto possono davvero dare una visione olistica sul tema. Le scoperte scientifiche sul funzionamento del nostro corpo e della nostra mente in relazione all’ansia combaciano perfettamente coi principi della filosofia orientale che promuovono la calma interiore e la gestione delle emozioni.
Sono fermamente convinta che la gestione dell’ansia richieda una comprensione approfondita del nostro funzionamento fisiologico – per lo meno per chi, come me, ha un’impalcatura mentale molto razionale. La respirazione, il sistema nervoso autonomo e la chimica del cervello giocano ruoli vitali. La consapevolezza di come questi aspetti influenzino la nostra risposta all’ansia è fondamentale per sviluppare strategie efficaci di gestione dello stress e dell’ansia. Ho approfondito la fisiologia e il funzionamento del sistema nervoso nell’articolo Sapere cos’è la paura per affrontare la paura.
In esso ho esplorato il sistema nervoso autonomo e la sua relazione con la paura (che sta alla base dell’ansia). Ho delineando come la risposta “fight or flight” si attiva in situazioni di stress. Questa risposta può diventare cronica, portando appunto all’ansia. È altrettanto importante sapere che la chimica del cervello è determinata dai messaggi che esso riceve dal cuore e che il ritmo del cuore dipende dalle emozioni che proviamo: possiamo indurre il cervello a produrre la serotonina e il GABA, che neutralizzano gli stati d’ansia, riducendo o eliminando quella degli ormoni dello stress come il cortisolo. Lo spiego in questo video.
Filosofia e scienza per vivere meglio
Nelle tradizioni buddiste e induiste, tecniche come la meditazione, lo yoga e la consapevolezza respiratoria hanno proprio un ruolo centrale nella gestione dell’ansia. Queste pratiche mirano a calmare la mente, a sviluppare la consapevolezza e a integrare corpo e mente, offrendo strumenti per affrontare e ridurre lo stato ansioso. Io ne sono l’esempio vivente! Mi chiamavano lince!!
I concetti filosofici come la mindfulness, la meditazione e il controllo delle emozioni presenti in queste tradizioni, mettono in evidenza i punti di contatto con le tecniche moderne di gestione dell’ansia.
È ormai evidente che un approccio olistico nell’affrontare l’ansia, integrando conoscenze scientifiche e filosofiche, non è più appannaggio delle persone più aperte. L’educazione su entrambi questi fronti può offrire un quadro più completo e un metodo più efficace per affrontare l’ansia nell’era moderna.
Puoi esplorare ulteriormente la connessione tra scienza e filosofia:
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Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell’Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.
Einstein