Come combattere lo stress con il Nada Yoga, lo yoga del suono
Come può questo particolare tipo di yoga insegnarci come combattere lo stress?
Anzitutto vediamo di cosa si tratta!
Lo yoga del suono o Nada yoga è uno degli aspetti dello yoga che porta unione e armonia attraverso la vibrazione sonora. Da dove ha origine il nome “Nada” Yoga?
Naad in sanscrito indica un flusso, una vibrazione, una corrente. Dalla stessa radice abbiamo il termine NADI, ovvero i canali all’interno dei quali scorre l’energia, sempre secondo l’antica scienza yogica.
Il Sanscrito è una lingua in cui esistono differenti parole per indicare i vari stadi, le varie sfumature, di ciò per cui in italiano usiamo un unico termine. Ecco quindi che Nada è il suono di Brahma, è il suono del multiverso, del campo vibrazionale della fisica in cui esistono ancora tutte le possibilità prima che si esprimano nella manifestazione. Il Nada è la Shakti, l’energia femminile prima che prenda forma.
Possiamo dire che l’Om è il suono del Big bang, dal centro di questa esplosione la materia cominci a consolidarsi fino a diventare l’alfabeto sanscrito. Le lettere sono come galassie che si rarefanno sempre di più e sul nostro sistema solare diventano i Bija Mantra. Attraverso il suono dei Bija Mantra torniamo indietro nell’evoluzione e riandiamo al Big bang! Un vero viaggio intergalattico attraverso il suono!!
Il Nada yoga, lo yoga del suono indica il nome del suono puro, della vibrazione, del tono, del silenzio, della fluidità, dell’improvvisazione, della sensualità. Qualità femminili della Grande Madre, la cui energia tutto pervade. Diverso è il significato del termine Shabda che indica lettere, parole, qualcosa che ha un significato, attinge quindi alle qualità maschili. E’ il suono creato e significante, come il Verbo della creazione biblica.
Gli effetti benefici del Nada yoga
Perché il Nada yoga fa bene? Innanzitutto è uno strumento potentissimo che ci trasmette come combattere lo stress. Come funziona?
Ci dona consapevolezza del respiro, ci aiuta a calmare la mente e attiva la nostra vibrazione.
Il canto connette la parte interiore di noi a quella esteriore, l’emozione al corpo. Inoltre rende l’espirazione più lunga dell’inspirazione e ciò fa svuotare i polmoni e uscire i residui di anidride carbonica che restano nella zona più bassa dei polmoni e acidificano il corpo. Cantando il nostro corpo torna un ambiente basico, che è quello sano.
10 minuti di vibrazione vocale producono nel corpo monossido di azoto. Esso controlla la circolazione del sangue e diverse altre funzioni a livello del cervello, dei polmoni, del fegato, dei reni, dello stomaco e dei muscoli. Dunque il battito cardiaco si calma e la pressione si abbassa, portando un profondo benessere psicofisico.
I mantra
Quando cantiamo cose che ci elevano, ci armonizziamo con la vibrazione più alta e uniamo quindi il rilassamento esterno al risveglio spirituale. Il canto dei mantra può essere annoverato quindi fra le tecniche di meditazione ed è il modo per raggiungere più facilmente, più efficacemente, più velocemente e più durevolmente la felicità!
Non dite che non vi avevamo avvisati!! 🙂
Su questi temi vogliamo segnalare due testi meravigliosi di due donne meravigliose: il primo è Perle di Sarasvati della mia amatissima maestra Sangeeta Laura Biagi che dialoga con Ananda Balayogi Bhavanani, un libro letteralmente ispirato e che sgorga dal cuore, come tutto ciò che fa Sangeeta. Il secondo è Introduzione alla scienza dei mantra di Federica Gorni, studiosa e insegnante specializzata in Mantra Yoga.
Speriamo di potervi offre presto un percorso di Nada Yoga o di Mantra qui sul nostro portale, intanto restate aggiornati sulla nostra pagina corsi.
Ora vado a cantare! E voi cosa aspettate?