Paura di cambiare lavoro
Una paura che in tanti di noi conoscono è la paura di cambiare lavoro. Già, perché questo non solo significa lasciare un territorio sconosciuto per andare incontro a nuovi mondi. Cambiare lavoro significa anche lasciare andare un pezzo della nostra identità, una tribù cui apparteniamo, rituali conosciuti e, se ci è andata bene, riconoscimento e anche un po’ di tranquillità.
Eppure, se prendiamo in considerazione l’idea di un cambiamento del genere, vuol dire che quel ramo si è seccato, che quella strada si è esaurita, che è giunto il momento di farci la fatidica domanda e di operare una scelta, come dicevamo nell’articolo Come essere felici nella vita?
Il lavoro è la nostra sicurezza
Questa è una convinzione molto diffusa, in effetti il lavoro ci permette di portare a casa uno stipendio con il quale possiamo acquistare il nostro cibo, vestirci, pagarci una casa e fare poi le molte cose che ci fanno stare bene e che ci danno uno status sociale. Quest’ultimo fatto ci permette quindi di avere anche una posizione agli occhi degli altri. Potremmo quindi dire che con il lavoro andiamo a soddisfare praticamente tutti i livelli della piramide di Maslow, quella piramide ideata nel 1956 che riassume le esigenze degli esseri umani, a partire da quelle legate alla sopravvivenza (riparo, cibo, possibilità di riposare), alla sicurezza (fisica, di salute, di proprietà, di famiglia), al senso di appartenenza, poi a quello di stima e infine a quello di autorealizzazione.
Che poi, se vogliamo, questo sistema, con le dovute differenze, replica in maniera davvero interessante il sistema dei 7 chakra…
È quindi chiaro che, se diamo per vero quanto appena detto, è normale per tutti avere paura di cambiare lavoro! Praticamente significa mettere in discussione (e forse a repentaglio) tutto quello che abbiamo conquistato per vivere con una certa stabilità.
Fa bene licenziarsi ogni tanto, lo dico sempre!
Giorgia
(Fa brutto se mi cito da sola? Beh, sto comunque scrivendo questo articolo…quindi sono tutte cose che penso e che sono farina del mio sacco).
Anche di recente, l’ho detto a un’amica che si è licenziata e che, in effetti, mi ha detto di sentirsi molto meglio.
Perché fa bene licenziarsi e vincere la paura di cambiare lavoro
Perché ritengo sia importante mettersi alla prova, perché a volte diventiamo criceti che corrono nella ruota e smettiamo di farci domande, di chiederci cosa ci dà quello che stiamo facendo, cosa ci insegna, come ci fa evolvere in questa vita. E perché continuando a fare quello che sappiamo già fare, adagiandoci in contesti in cui non ci mettiamo più in discussione, con persone che conosciamo come le nostre tasche (in fondo passiamo più tempo con i nostri colleghi che con la nostra famiglia), non scopriamo quali sono i nostri altri talenti, quali situazioni sappiamo affrontare, quali responsabilità sappiamo prenderci, insomma, un po’ ci buttiamo via.
E poi perché se cambiamo, riscopriamo di essere vivi, sentiamo tante emozioni, sì, anche la paura, ma non quella che ci blocca come appunto è la paura di cambiare lavoro, ma quella che ci permette poi di fare uno scatto, di zompare come un felino oltre quell’ostacolo che ci si para davanti, ad affrontare quella nuova prova che, sicuramente, comunque vada, ci insegnerà qualcosa e, quindi, ci renderà migliori.
Io l’ho fatto, più di una volta: non ho più timore di cambiare lavoro
L’argomento è delicato e affermo ciò che sto scrivendo perché più volte ho cambiato lavoro ( non senza paura, eh!) e nella mia esperienza è davvero una cosa che va fatta. Certo, prima vanno fatte le dovute valutazioni, non sto dicendo di lanciarsi senza rete. Però, già iniziare a pensare di cambiare ci permette di evolverci. Già riscrivere il curriculum ci aiuta a mettere a fuoco ciò che sappiamo fare, ciò che abbiamo imparato e forse ci fa capire in quali direzioni potremmo crescere o addirittura se invece vogliamo proprio cambiare direzione.
Fare dei colloqui poi ci mette in discussione. Io ne feci uno illuminante, per una posizione analoga a quella che lasciavo e per la quale il mio interlocutore mi chiese come mai mi ero candidata se non mi piaceva, essendo la stessa cosa che stavo lasciando. Aveva ragione lui! Mi ero candidata per quello che sapevo già fare, non avrei fatto nessun passo avanti!! Beh, lo ringrazio davvero per avermelo fatto notare, avevo compiuto proprio un errore di ingenuità (e dettato dalla paura).
Strumenti che aiutano tantissimo
Che ve lo dico a fare? Lo yoga aiuta tantissimo a rilassare tensioni e a sperimentarsi in nuove posizioni (come quella nuova che vogliamo ricoprire cambiando lavoro? Vi dice qualcosa a livello simbolico?) La meditazione poi è super per vedersi e sentirsi in nuove situazioni, a vivere una vita diversa e a immaginare e sentire come ci fa stare: il nostro inconscio non distingue tra ciò che immaginiamo e ciò che facciamo veramente. (Prova a immaginare di mordere un limone…non ti è aumentata la salivazione?).
Beh, per questo siamo qui con AmaYogaCura, per aiutarti con questi strumenti che hanno aiutato noi, quindi vai alla pagina corsi e scegli quello che fa per te. E non aver paura di cambiare lavoro! Se lo fai o lo hai già fatto, ci piacerebbe sentire il racconto della tua esperienza. A presto!