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Yoga curativo
- 5 Maggio 2023
- Pubblicato da: Amayogacura
- Categoria: Benessere psicofisico Scienza Yoga che cura Yoga Trasformativo
Nel precedente articolo abbiamo parlato di yoga terapeutico.
Oggi abbiamo deciso di parlarvi di come lo yoga possa essere davvero una cura con la nostra testimonianza in prima persona. E lo decidemmo il giorno stesso in cui andai all’ospedale San Raffaele di Milano per parlare, dopo 4 anni, con la mia nefrologa, la specialista dei reni. Ho una patologia renale per cui ho un’invalidità al 70%. Lo dico sempre, se insegno yoga io possono davvero farlo tutti😉
No, non sono disabile nel senso che ho problemi a camminare o altro, ma questa patologia molto debilitante porta spesso le persone alla dialisi.
Quando scoprii, vent’anni fa, di avere questa malattia, fu abbastanza uno shock. Per me, la mia famiglia e i miei cari. Era una malattia abbastanza rara, ancora in fase di studio soprattutto in Italia ed entrai nel protocollo di studio appunto del San Raffaele. Non praticavo ancora yoga né meditazione e non pensavo che sarebbe mai potuto succedere. Ero totalmente dominata dalla mente razionale, dal cogito ergo sum di Cartesio. Ora so che quello che penso implica quello che sento. E in un certo qual modo aveva ragione Cartesio, perché quello che sentiamo (che deriva da ciò che pensiamo) ci rende davvero quello che siamo.
Quando anni dopo cominciai a praticare yoga, non avrei mai pensato di poter avere, oltre ai benefici psicologici che lo yoga comporta, anche quelli per questa patologia. Invece li ho avuti eccome. E credo sia giusto che tutti sappiano che lo yoga è davvero curativo anche per le malattie. Come lo è stato per me.
La cura dello yoga curativo
Che lo yoga sia curativo credo che sia ormai arrivato alle orecchie di tutti. Ma forse non tutti sanno la motivazione primaria: lo yoga aiuta a riportare il sistema nervoso in omeostasi andando principalmente a calmare la parte di esso che in genere domina le nostre vite (quella correlata alla produzione degli ormoni dello stress).
La parola “cura” nei dizionari ha due significati:
- impegno assiduo e diligente nel perseguire un proposito o nel praticare un’attività, nel provvedere a qualcuno o a qualcosa
- il complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche relative a determinate malattie o a stati morbosi generali
La cura allora ha la doppia valenza di essere qualcosa che richiede costanza e impegno e una serie di mezzi terapeutici per arrivare allo scopo.
Negli Yoga Sutra di Patanjali e nella Bhagavad Gita si legge che lo yoga richiede abhyasa (costanza). Inoltre prescrive tutta una serie di pratiche, non solo fisiche, atte alla liberazione della sofferenza. Anche fisica. È a tutti gli effetti una cura.
Ciò che per me ha fatto la totale differenza (e l’ho appurato solo dopo, con gli studi di neuroscienze e psicosomatica che ho fatto nel corso degli anni) è stata una capacità inizialmente scarsa che è andata via via rafforzandosi grazie alla pratica dello yoga e della meditazione: quella di saper regolare la mia frequenza cardiaca. Ed è stata questa allenata capacità che mi ha portata a essere in grado di non prendere più la pastiglia per la pressione (nonostante anni fa fossi stata ricoverata a rischio ictus con la pressione minima a 140) e di fermare la crescita della mia patologia.
Lo yoga stimola la coerenza cardiaca
Più avanti appurai che questa cosa che avevo imparato spontaneamente con lo yoga e la meditazione (e con la palestra di vita dell’affrontare in maniera diversa situazioni difficili in cui spostavo sempre un po’ più in là la mia soglia di accettazione) era stata denominata coerenza cardiaca.
La coerenza cardiaca è uno stato psicofisico ottimale di grande centratura, equilibrio ed efficienza energetica, dove corpo, mente ed emozioni, cuore e cervello, sono sincronizzati.
Lara Lucaccioni
Lara Lucaccioni è la prima trainer italiana del metodo ideato dall’Heart Math Institute in California e ci spiega che gli studi sulla coerenza cardiaca “hanno prodotto una scoperta incredibile, dimostrando come il tracciato della HRV vari a seconda delle emozioni che viviamo: quando proviamo emozioni spiacevoli, come rabbia, ansia, paura, frustrazione, il tracciato è disarmonico e caotico e parliamo di incoerenza cardiaca.
Quando siamo nella gioia, nella calma, nella cura amorevole, quando proviamo gratitudine, apprezzamento, gentilezza, il tracciato è armonico e ordinato, produce un’onda sinusoidale pienamente regolare e siamo in coerenza cardiaca.”
Da qui arriva tutto il resto. La capacità di mantenere il corpo calmo e rilassato è la chiave del benessere e anche della produzione degli ormoni della guarigione.
Più il corpo è rilassato, meno ormoni dello stress produce e, viceversa, rilascia più IgA, principale proteina per le nostre difese immunitarie.
Io ne sono la prova vivente. Non sapevo come stavo contribuendo anche io alla mia guarigione fisica. Ma lo stavo facendo. Stavo mettendo in moto i meccanismi naturali del corpo di cui, oggi, anche alcuni lungimiranti medici si stanno avvalendo.
Lo yoga è davvero curativo a tutti i livelli.
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